Andiamo incontro alla Luce……….. Festa di Santa Lucia che è carità
I più sanno che, seguendo una tradizione medioevale, nella notte di Santa Lucia, i bambini che li avranno meritati riceveranno dei doni. Meno noto ormai è il fatto che questa tradizione trova origine nel particolare martirio di Santa Lucia, avvenuto a Siracusa sotto Diocleziano e dovuto alla sua conversione al cristianesimo che la portò alla decisione di consacrarsi dopo aver convinto la madre, assai facoltosa, a devolvere tutti i beni di famiglia ai poveri. La decisione fece infuriare il promesso sposo di Lucia e i governanti di Siracusa che fecero decapitare la futura Santa.
Nel tempo nacque la tradizione di legare alla sua memoria il gesto dei regali ai bambini in una giornata dedicata alla gratuità. Come purtroppo spesso avviene, la festa viene vissuta senza grandi richiami al suo significato.
A Lugo, per il quarto anno consecutivo il Circolo JH Newman “liberailpresente” insieme ai Padri Carmelitani della Chiesa del Carmine in piazza Trisi, dove è custodita l’immagine di Santa Lucia, si rinnova la liturgia di benedizione alla vista, agli oculisti, agli ottici ed agli elettricisti, di cui è Protettrice. Quest’anno si svolgerà il 13 e 14 dicembre, offrendo al Chiostro del Carmine, con il Patrocinio del Comune di Lugo, la Fiera di Santa Lucia, si prefigge lo scopo di rendere presente questo significato perduto. La liturgia, la Benedizione, la poesia e le tradizioni che il maestro Paolo Parmiani, attore e musicista, proporrà nelle due giornate, aiuteranno ad immedesimarci nella vita e nella santità.
Una Fiera in cui la Carità, con i prodotti delle Clarisse di Imola e di altre opportunità, è un gesto veramente umano, è un dono di sé commosso, per il bene di chi si aiuta e che cambia profondamente chi lo fa. Quando ci si accorge che qualcuno intorno a noi ha bisogno, come sempre più spesso avviene in questo periodo di crisi, ci si rende conto che quello che abbiamo non è nostro, anche quando sia stato costruito con il sudore della nostra fronte.
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5X1000 a partire da quest’anno si contribuisce alla conservazione e alla valorizzazione delle opere del Carmine. Un piccolo gesto per una storia infinita di Bellezza continuando a sorprendersi
Ci si accorge che tutto è un dono: la vita che non ci siamo dati, la salute che non è ultimamente nelle nostre mani, l’intelligenza con cui ci muoviamo nella realtà, gli affetti, l’educazione, l’istruzione, il lavoro, il benessere più o meno grande di cui godiamo…
Allora, prendere coscienza di essere donati a noi stessi ci cambia. Scopriamo che sotto l’egoismo, la cattiveria, il lamento, che non ci sono certo estranei, più grande e più potente permane in noi un cuore fatto di desiderio di bontà, giustizia, verità, che chiede solo di essere ridestato…
Così, ci muoviamo con entusiasmo perché riconoscere la santità è dono per tutti nella Bellezza che diventa sorpresa ed il cammino si illumina.
Così che quando torniamo alle nostre attività quotidiane, non ci muoviamo più come prima.
Come Santa Lucia vogliamo mettere in gioco qualcosa di noi stessi, o meglio, tutto noi stessi. Riemerge così il desiderio che anche quel che è più nostro non sia solo per il nostro tornaconto, ma per il bene di tutti.
Soprattutto in momenti di crisi come questo, si capisce che non è giusto attribuire la responsabilità di cambiare innanzitutto agli altri, alla politica, alla finanza, ai potenti.
Si ricomincia a capire che dobbiamo vivere quotidianamente di vera carità, di dono di noi stessi, di desiderio di bene anche nella vita e negli interessi quotidiani.
Si riscopre che questo desiderio di bene di nuovo in azione è il più potente fattore che fa rinascere ingegno, conoscenza, creatività, forza di aggregazione, speranza, nuova e più solida capacità di costruzione.
Questo si può imparare partecipando alla compagnia della Festa di Santa Lucia o anche solo sapendo che c’è.
Paola Paoletti